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Scialpinismo al Passo del Sempione: domenica 18 novembre già sugli sci!

Sempione sci alpinismo

Marta è una giovane sciatrice, il suo sogno è diventare maestro di sci.Marta Burlone Lo scorso fine settimana era a casa, dopo un’intenso corso di preparazione di cinque giorni alla scuola di sci.
Le condizioni di neve, al momento, sulle Alpi dell’Italia occidentale sono abbastanza inaspettate per il 18 novembre. Dopo un lungo periodo umido ci sono almeno 1,5 m di neve a 2500 m, 30/40 cm a 2000 m. Ora le nuvole si sono diradate, si sta raffreddando e c’è un solo termine per descrivere le condizioni: perfette!! Ci piace iniziare la stagione sciistica con un bel tour sugli sci: ottimo per far “funzionare” Breithorn al Passo del Sempione le gambe, per trovare il giusto equilibrio e fare un po’ di allenamento.
Il nostro obbiettivo per domenica è una classica gita di scialpinismo nella regione del Passo del Sempione: cercheremo di raggiungere il Breithorn, 3436 m.
Arrivare al parcheggio dell’Ospizio è come entrare in una festa: decine di auto, giacche colorate, zaini, sci e ciaspole ovunque guardi. Sembra il posto giusto!
Il primo tour della stagione significa riscoprire la bellezza di questo sport, ma anche affrontare la disorganizzazione soprattutto per quanto riguarda l’attrezzatura: dov’è la sonda? In quale tasca del nuovo Avabag è meglio conservare il camelback? Guanti extra sì o no?
Dopo pochi minuti siamo pronti, pelli posizionate, ARTVA controllato, andiamo! Fa freddo, -4 in macchina, la neve sembra cemento per i primi 300 m, poi all’improvviso si trasforma in uno strato compatto e simile allo zucchero. Il passaggio chiave al Breithorn è un breve traverso in discesa ai piedi della cresta NW di Hubschorn, e vi arriviamo con il giusto riscaldamento.
È incredibile guardare la fila indiana di scialpinisti che si snoda quasi ininterrotta dal parcheggio di partenza fino a quassu! Ci devono essere almeno 150 persone, tutte le categorie sono rappresentate; corridori con la loro tutine attillate, split boarder, coppie classiche (niente zaino per lei, grande “valigia” per lui), vecchi sciatori con sci stretti old-style.
Ognuno trova il suo ritmo, il ritmo per chi ama il paesaggio ma anche per chi ha gli occhi solo per il cronometro. Oggi è davvero un festival dell’outdoor: dopo 15 giorni di pioggia tutti lottano per un po’ d’aria aperta. Arriviamo all’enorme cornice che segna il passo Breithorn e rimanendo a sinistra, con un breve su e giù è possibile aggirare l’ostacolo; dopo 10 minuti lungo la breve cresta, tutta ornata di “fiori di ghiaccio”, arriviamo in cima alla montagna. Panorama a 360 gradi, mare di nuvole sul lato italiano, cielo blu in Svizzera con la sfilata dei Quattromila dell’Oberland e del Vallese.

 

Una barretta energetica, un sorso d’acqua ed è tempo di sciare. La “giovane maestra” mi ricorda che “lo sci è velocità!” e all’improvviso scompare in una nuvola di polvere! Guida scarsa….., cosa devo fare? Allora non ci resta che sciare, ed è quello che facciamo, veloci, leggeri, cercando la linea giusta e sentendo la bellezza di essere lì!
Brevi soste per respirare, poi il traverso, questa volta con una breve salita, poi ancora in discesa intagliando la neve compatta fino all’Ospizio.
È stata una giornata perfetta, sciare con tua figlia non ha prezzo!